Questo è un post tecnico di 8 anni fa. Le istruzioni potrebbero non essere più valide. Publicato: Settembre 22, 2017 Aggiornato: Dicembre 29, 2017
L’ottimizzazione in ottica SEO (SEO oriented) è uno dei temi più discussi degli ultimi anni: molte persone hanno infatti trasferito il proprio lavoro sul web e ogni giorno si devono confrontare con la pubblicazione online di testi di vario genere.
Sebbene il tema sia molto vasto e dettagliato, esistono delle istruzioni di base che possono essere date a chi volesse apprendere rapidamente il procedimento necessario ad ottimizzare i contenuti per un blog.
Questa piccola guida è creata appositamente per le persone che desiderano saperne di più sull’argomento SEO oriented e applicare subito dal punto di vista pratico le informazioni fornite. I tanti esempi presentati in questo articolo per chiarire i punti fondamentali dell’ottimizzazione sono stati realizzati dal team di copywriter di 2open con l’utilizzo di un CMS proprietario, che tuttavia appare molto simile a piattaforme come Drupal, Joomla e WordPress.
Titolo: quale scegliere e come inserirlo nel CMS
Stando alle regole di Google, tutte le pagine pubblicate online necessitano di un titolo che il codice HTML rappresenta con il tag <h1>.
Come ci si rapporta concretamente con questo tag <h1>? Che relazione ha con il titolo del testo da pubblicare?
Per chiarire questo punto, vi invito a visitare una pagina online, un testo del sito wikipedia.org. Prendiamo ad esempio la descrizione del generale francese Napoleone Bonaparte: https://it.wikipedia.org/wiki/Napoleone_Bonaparte
Come riesce a capire Google che quella pagina tratta proprio di Napoleone Bonaparte e non, mettiamo caso, di Giulio Cesare? Il titolo che potete vedere, collocato in alto sulla pagina, è importante per voi utenti per comprendere la descrizione. Al contrario, il motore di ricerca “legge” solo il codice HTML: perciò “Napoleone Bonaparte” deve essere contenuto all’interno del tag <h1>.
Grazie ai nuovi CMS, questo tipo di tag è ormai applicato automaticamente al titolo dell’articolo: perciò vi basta solo inserire il titolo del post, senza procedere a ulteriori modifiche.
Ecco come fare:
Se sul CMS premete il pulsante “salva”, avete finalmente risolto la questione del tag h1, a cui non dovete più pensare.
Cosa dice l’esperto:
Come scegliere le parole giuste per rendere efficace il titolo h1?
Con il titolo h1 avete il compito di comunicare a Google l’argomento specifico di quel contenuto, affinché vi inserisca tra i primi risultati nelle ricerche per quel tema in particolare.
Se il vostro blog pubblica un articolo sulla riparazione delle serrande, il titolo deve assolutamente mostrare coerenza con il contenuto. Se volete apparire sui risultati Google quando l’utente ricerca “come riparare la serranda fai da te”, il titolo h1 deve per forza contenere almeno alcune di queste parole.
Non è obbligatorio scervellarsi per il titolo dell’anno, anzi: il segreto è proprio quello di combinare l’abilità di scrittura alla funzionalità, ovvero mirare al vostro obiettivo.
Un titolo semplice, efficace e diretto, in cui sono inserite le parole chiave del vostro testo.
Titolo efficace:
“Come riparare la serranda fai da te in 5 mosse”
Titolo inefficace:
“Serranda bloccata? Scala, cacciavite e qualche consiglio”
Mentre la prima alternativa è funzionale alla ricerche Google perché risponde a tutte le domande che si pone l’utente, la seconda è innegabilmente brillante, peccato che i motori di ricerca non siano ancora in grado di comprendere le metafore!
Un ultimo consiglio SEO oriented è quello di inserire solamente un tag h1 per ogni pagina online, sempre seguendo le direttive di Google.
Come formattare il testo sul CMS
Per formattare efficacemente un testo dovete innanzitutto prestare attenzione a quello che afferma Google, ovvero che il contenuto web necessita di una gerarchia ben definita tra le sue varie componenti. Dopo aver inserito il testo nello spazio adibito dal CMS, potete suddividerlo in paragrafi e sottoparagrafi: i primi sono associati al tag <h2>, mentre i secondi al tag <h3>.
Questa procedura appare fondamentale e potete effettuarla anche se non avete competenze in campo informatico e non siete in grado di gestire e manipolare il codice HTML.
Infatti, la maggior parte dei CMS presentano un’opzione per l’inserimento automatico dei tag <h2> e <h3>, sfruttando la possibilità di assegnare uno stile di formattazione ai titoli dei paragrafi e dei sottoparagrafi.
Nella gran parte delle piattaforme il Titolo 2 corrisponde al tag <h2> e il Titolo 3 al tag <h3>, sino a giungere al tag <h6>, l’ultimo tag per i titoli HTML.
Per modificare lo stile di formattazione, andate ad evidenziare il titolo del paragrafo e selezionate dal menu degli stili “Titolo 2”.
Lo stesso identico procedimento va fatto per i sottoparagrafi, evidenziando il titolo del sottoparagrafo selezionato e cliccando su “Titolo 3” dal menu degli stili di formattazione.
Siamo ora di fronte ad un contenuto strutturato in maniera gerarchica, con i tag <h1>, <h2> e <h3> inseriti opportunamente nel testo e funzionali alle ricerche Google degli utenti.
L’ultimo passo è l’inserimento dei fondamentali metatag HTML, probabilmente i più importanti in assoluto ai fini di una buona ottimizzazione SEO e di un adeguato posizionamento sui motori di ricerca. Proseguite la lettura del testo per scoprire i metodi di inserimento dei metadati HTML!
Regole per ottimizzare i metadati HTML
Come abbiamo già detto, Google “legge” in maniera diversa dagli utenti online, andando sempre alla ricerca di istruzioni informatiche che è in grado di comprendere.
Il motore di ricerca individua come prima cosa il tag title, da non confondere con l’h1 della pagina che abbiamo descritto nel primo paragrafo. Il tag title è semplicemente una parte di testo collocata nel codice HTML, quindi non visibile ai lettori dell’articolo, ma interessante per Google, che comprende il contenuto della pagina e la classifica nei risultati delle ricerche proprio per mezzo di questo specifico tag.
Se desiderate farvi individuare da Google per qualche chiave di ricerca specifica, la prima azione da fare è quella di scrivere un tag title diretto ed efficace, per comunicare al motore qual è il vero tema di quella pagina in particolare.
La grande importanza di questo tag è confermata dal fatto che nei risultati delle ricerche degli utenti, Google mostra quasi sempre il tag Title e non il Titolo h1.
Se volete ottimizzare il tag title, dovete seguire almeno queste istruzioni fondamentali:
- inserite una stringa di testo che non superi i 60 caratteri spazi inclusi, perché nei risultati del motore di ricerca compaiono title fino a un max di 60-70 caratteri: se i title sono più lunghi, Google taglia il testo e inserisce dei puntini di sospensione;
- se avete le idee chiare su quale dovrà essere la vostra frase di posizionamento sul motore di ricerca, è necessario inserirla nel tag title per comunicarlo a Google.
Se non conoscete il codice e non siete in grado di padroneggiare l’HTML, vi basta andare sulla pagina adibita alle modifiche del testo. Alcuni CMS dispongono già di base dell’opzione di inserimento del tag title, mentre WordPress necessita di un plugin specifico per le modifiche SEO, molto semplice da utilizzare: WordPress SEO by Yoast.
La seconda mossa è quella di inserire la metadescription, una descrizione della pagina piuttosto concisa e immediata, che vi serve per scrivere nuovamente le parole chiave correlate o secondarie che volete evidenziare per Google.
Questo testo di un paio di righe (max 160 caratteri) viene solitamente visualizzato nei risultati di ricerca da Google, sotto ogni titolo principale, e può essere utilizzato per attirare l’utente verso una pagina in particolare ricorrendo ad un tono persuasivo.
Oltre ad influenzare Google, la metadescription potrebbe avere un impatto diretto sugli utenti online, quindi non è una cosa da sottovalutare.
Cosa dice l’esperto:
Non fate mai copia e incolla per i contenuti dei metadati HTML! È necessario che ogni singola pagina presenti testi originali sia per la metadescription, sia per il tag title: un comportamento del genere potrebbe portare anche a delle penalizzazioni da parte di Google nei confronti del sito in questione!
Ottimizzare le immagini? Ottima scelta SEO oriented
Le immagini contenute all’interno del testo da pubblicare possono avere un impatto non indifferente sul posizionamento della pagina sui motori di ricerca. Questo perché non solo possono aumentare la qualità stessa della pagina, ma perché possono essere trovate dall’utente anche nella Ricerca Google filtrata per le sole immagini.
Le dritte per l’ottimizzazione SEO oriented delle foto sono:
- procedere a rinominare il file con un nome più funzionale al posizionamento della pagina e quindi che rispecchi il contenuto e l’argomento della stessa. Se l’articolo è sull’orso bianco russo, scrivete nella descrizione: orso_bianco_russo.jpg;
- non sottovalutare l’importanza del tag “alt”, un altro dei metadati HTML che descrive solo per Google il tema dell’immagine.
Tiriamo le somme
La presente guida non è certamente la più completa perché, come abbiamo già detto, l’argomento SEO oriented e del posizionamento di un sito porta con sé numerosi altri microtemi da trattare e approfondire. Può tuttavia rappresentare un inizio per le persone interessate a sviluppare la propria attività sul web e valorizzare al meglio i contenuti delle singole pagine del sito, dando punti di riflessione e piccole dritte pratiche per l’utente web meno esperto.
Se le pagine del vostro blog non si dovessero posizionare seguendo le istruzioni della guida, potrebbero esserci dei problemi ulteriori relativi al sito web che solamente un esperto del settore può aiutarvi a comprendere e a risolvere.
Per approfondire l’argomento SEO oriented, leggi tutti i post della categoria SEO >>
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