Questo è un post tecnico di 7 anni fa. Le istruzioni potrebbero non essere più valide. Publicato: Gennaio 12, 2018 Aggiornato: Agosto 23, 2018
I risultati della ricerca SEO trend 2017 mettono in evidenza alcune novità rispetto al passato: rilevanza ai siti ottimizzati per il mobile, l’esperienza che l’utente ha su uno specifico sito e la qualità del contenuto.
Ottimizza subito il tuo sito web con quest’analisi SEO!
Introduzione: che cos’è la SEO
L’acronimo SEO sta per Search Engine Optimization, che in italiano è possibile tradurre come “ottimizzazione per i motori di ricerca”. In realtà, dare una definizione chiara del termine non è affatto semplice, in quanto il concetto di SEO è molto vasto. Esso, infatti, è l’insieme delle tecniche e delle strategie che permettono ad un sito web di essere trovato dagli utenti sui motori di ricerca (sono da escludere i risultati a pagamento) nel momento stesso in cui l’utente sta cercando determinate informazioni, servizi o prodotti. Per usare una metafora, la SEO è una potente calamita in grado di attirare su un sito web utenti targettizzati tramite i risultati organici della ricerca sui motori.
Essendo quello dei motori di ricerca un sistema dinamico, un sistema in continuo cambiamento, anche la SEO risulta essere un mondo in continua evoluzione; per tenersi aggiornata elabora costantemente nuove strategie e nuovi trend. La scuola di Digital coach ha chiesto a 152 professionisti del campo quali sono i SEO trend del 2017.
Chi ha partecipato alla ricerca SEO trend
La ricerca SEO trend condotta da digital coach ha visto la partecipazione di 152 professionisti impegnati in quattro ambiti diversi (SEO, WEB MARKETER, SOCIAL MEDIA MARKETER e DIGITAL MARKETER). Nel corso del 2017, tutti hanno lavorato su progetti Seo.
Più della metà degli intervistati (il 63% circa) svolge attività di consulenza alle aziende come freelance o web agency. Inoltre, la maggior parte di essi lavorano in micro (da 1 a 10 dipendenti) e piccole aziende (da 11 a 50 dipendenti).


Le categorie di racking factors prese in considerazione
Ecco l’elenco dei fattori presi in considerazione per la ricerca sui Seo trend 2017:
Link Building: generare link inbound verso il proprio sito web.
Semantica: l’utilizzo di correlate, sinonimi, abbreviazioni e termini correlati.
Trust/Autority: l’autorità del dominio.
Ottimizzazione On Page: l’utilizzo dei sotto paragrafi e dei cosiddetti “Tag strong”.
User Experience: coincide con l’esperienza dell’utente sul sito misurabile attraverso il tempo trascorso sul sito, il bounce rate” (quando l’utente abbandona il sito dopo aver preso visione di una sola pagina web entro pochi secondi) ed altri elementi.
Architettura del sito web
Freshness: Frequenza di pubblicazione di nuove risorse.
Ottimizzazione della Mobile Experience: l’esperienza che l’utente ha su un determinato sito attraverso il mobile.
Social Signals: i segnali provenienti dal mondo social.
Ricchezza del Contenuto: lunghezza e approfondimento del testo.
Search Intent: comprensione e soddisfazione nei contenuti dell’intenzione di ricerca.
SEO Title: presenza dei termini da posizionare (Keyword) e correlate.
Geolocalizzazione del dominio/azienda in rapporto a chi cerca.
Media: la presenza di immagini e/o video che arricchiscono la pagina web.
Site Speed: velocità del sito web sia da Desktop che da Mobile.
HTTPS: utilizzo del protocollo di sicurezza.
I fattori in crescita
Dalla ricerca effettuata, i fattori di ranking in crescita in Italia sono l’Ottimizzazione della Mobile Experience, la User Experience in generale e la Semantica.
Il 66,45% dei professionisti intervistati ha indicato l’Ottimizzazione della Mobile Experience come principale fattore in crescita nel corso del 2017. D’altronde, sempre più persone navigano e fanno ricerche su Google tramite smartphone o tablet. Alcuni di questi, addirittura, utilizzano esclusivamente il mobile per collegarsi ad internet. Ed è per questo motivo che Google dà maggiore importanza ai contenuti ottimizzati per il mobile e all’esperienza che l’utente ha su un determinato sito tramite il mobile.
La User Experience è stata indicata come fattore in crescita dal 60,54% degli intervistati. Quando l’utente vi si trova a navigare dovrà capire facilmente se il sito in cui è finito soddisfi le sue esigenze. Una buona esperienza del sito, inoltre, consente di navigare agilmente e permette di trovare quello che cerca in poco tempo (e magari con pochi click). Tutto ciò si traduce in un elevato tempo di permanenza, un numero di pagine visitate maggiore, una bassa frequenza di rimbalzo e, con ogni probabilità, un ritorno sul sito nei periodi successivi.
Secondo il 53,29% dei professionisti intervistati, la Semantica è il terzo fattore di ranking in crescita. Far capire subito al motore di ricerca di cosa si parla, del tema o dell’argomento affrontato nel testo è un fattore importante per il posizionamento su Google. In altre parole, la semantica riguarda quelle azioni volte a facilitare la comprensione da parte dei motori di ricerca, di quello che viene pubblicato su un determinato sito.
Altri elementi che sono stati indicati da almeno il 30% degli intervistati sono la Search Intent, il Site Speed, la Ricchezza del Contenuto, la Geolocalizzazione e l’Architettura del sito.
I fattori in contrazione
Al contrario, i fattori che secondo gli intervistati hanno minore importanza rispetto al passato sono Link Building, Ottimizzazione On Page e SEO Title.
Il 30,92% dei professionisti che hanno partecipato alla ricerca ha affermato che il fattore Link Building non ha la stessa importanza che aveva in passato per le pratiche SEO. Fare Link Building significa generare link inbound verso il proprio sito, in altre parole ottenere link di ingresso da altri siti. Ciò, in passato, ha provocato un comportamento “innaturale” (scambio di link, spam) dei “furbetti del web”. Per questo motivo, Google, già dal 2012, ha deciso di penalizzare tutti quei siti che avevano ottenuto link in ingresso (backlink) in modi insoliti.
La ricerca mette in evidenza come il 26,97% degli intervistati abbia indicato l’Ottimizzazione On Page come un fattore in contrazione per le pratiche SEO. L’Ottimizzazione On Page non è altro che un insieme di buone norme da seguire durante lo sviluppo di una pagina web o di un articolo. L’utilizzo di sottoparagrafi all’interno di un articolo, la struttura dell’url, l’inclusione di tag “strong” (forti) sono alcune delle tecniche per ottimizzare la pagina.
Sul podio dei fattori in contrazione per le pratiche SEO segnalati dal 18,42% dei professionisti del digitale che hanno partecipati alla ricerca condotta da digital coach rientra anche il SEO Title, ovvero la presenza di termini da posizionare (Keyword) e correlate nella pagina del sito.
Altri fattori che rispetto al passato sono meno rilevanti: l’Autorità Del Dominio, Freshness (freschezza dei contenuti), la Ricchezza Del Contenuto e il Brand (ottimizzazione del marchio).
Quali sono i CMS e i Tool più utilizzati?
Gli intervistati sono stati chiamati a rispondere ad altre due domande: quale CMS (Content Managment System) ritieni più adeguato per l’attività SEO di un’azienda? Quali sono i Tool che utilizzi maggiormente?
Un CMS è un software che permette di realizzare siti internet facilmente modificabili da persone anche non esperte di codice e linguaggio web. Inoltre, offrono la possibilità di integrare molte opzioni (come form, photo gallery, sistemi di pagamento, aree dowload etc.) in modo semplice e funzionante. Più della metà degli intervistati (il 63,82%) ritiene WordPress la soluzione migliore per chi svolge attività SEO di un’azienda. Il 17,76%, invece, ritiene che la creazione di un sito ad hoc in HTML sia la soluzione migliore.
I tools utilizzati per svolgere attività SEO sono moltissimi. Tra questi spiccano SEMRUSH e SEOZoom. Il primo permette di analizzare e monitorare il proprio sito e quello dei concorrenti. Permette, inoltre, di conoscere la posizione che un sito occupa nella classifica di Google rispetto ad una determinata Keyword, con quali parole chiavi è ben indicizzato e tanto altro ancora. SEOZoom è un tool italiano che mette a disposizione una panoramica chiara e veloce sull’andamento di tutti i tuoi siti web, con la possibilità di sapere subito cosa sta funzionando nella tua strategia SEO (e cosa no).
Conclusioni
I risultati della ricerca SEO trend 2017 mettono in evidenza alcune novità rispetto al passato.
In primis, la diffusione a larga scala dello smartphone e del tablet, e la conseguente crescita del collegamento ad internet tramite tali dispositivi (a svantaggio del desktop), ha fatto in modo che Google dia maggiore importanza e rilevanza ai siti ottimizzati per il mobile. Continuano ad avere importanza, inoltre, altri due fattori: l’esperienza che l’utente ha su uno specifico sito e la qualità del contenuto.
Al contrario, alcuni fattori di ranking sono meno importanti rispetto al passato: generare link verso il proprio sito, ottimizzare la pagina web e la presenza di parole chiavi nel titolo hanno perso terreno rispetto a qualche anno fa.
Infine, la ricerca SEO trend ha messo in evidenza altri due elementi: i CMS più adeguati a chi pratica attività SEO e i Tool più utilizzati. Nel primo caso spicca la piattaforma WordPress, mentre tra i Tool maggiormente utilizzati ci sono SEMRUSH E SEOZoom.
Ti piace?
Se hai trovato utili le informazioni che ho condiviso, iscriviti subito al mio gruppo chiuso Facebook [WordPress primi passi] o al mio canale Telegram per ricevere in anticipo nuove chicche e nuovi trucchi per il successo del tuo Blog WordPress.
Se ti piace quello che scrivo, fai una donazione per contribuire a sostenere il mio blog! Fai Ora una donazione con PayPal 😉
Mi puoi trovare anche su questi social: Twitter, Facebook, YouTube, Linkedin, e Instagram.
Lascia un commento