Questo è un post tecnico di 8 anni fa. Le istruzioni potrebbero non essere più valide. Publicato: Febbraio 15, 2017 Aggiornato: Gennaio 3, 2018
L’email marketing, ovvero l’insieme di strategie promozionali basate sull’invio periodico di email verso grandi liste di destinatari, è uno dei sistemi più pratici e convenienti per far crescere l’immagine di un brand, stabilire un rapporto diretto con i clienti già acquisiti e raggiungere un pubblico sempre più ampio con le proprie proposte e iniziative.
L’attuale successo della promozione a mezzo newsletter è in parte legato alla consuetudine, ormai diffusissima, di verificare costantemente i messaggi ricevuti tramite smartphone, un fattore che ne ha incrementato di molto l’efficacia: con pochi tap sul display del proprio telefono, la segnalazione dei vantaggi di un determinato prodotto o servizio può trasformarsi in un acquisto diretto, producendo un ritorno di investimento molto elevato.
Per ottenere buoni risultati con l’email marketing, in termini di guadagni, prenotazioni o contatti ricevuti (a seconda del tipo di attività che si intende promuovere) non basta inviare messaggi conteneti un elenco di prodotti in offerta a contatti reperiti a caso sul web. Al contrario, è necessario pianificare con attenzione il proprio lavoro, a partire dalla creazione delle liste di indirizzi email verso le quali spedire le newsletter.
Liste di qualità: un requisito indispensabile per l’email marketing
La creazione delle mailing list è forse il passaggio più complesso per qualsiasi campagna di email marketing.
Da esso dipende, in buona parte, la riuscita dell’intero progetto: quando la qualità delle liste impiegate è molto ridotta, infatti, l’open rate (il tasso di apertura delle newsletter) si mantiene in genere basso, o perché molti dei contatti inclusi nella mailing list non sono più attivi, o perché i destinatari non conoscono il mittente e non sono interessati ad approfondire le sue proposte.
L’unico modo per ottenere buone liste ed essere sicuri di rivolgersi a persone potenzialmente interessate ai servizi proposti è occuparsi in prima persona della raccolta dei contatti, evitando escamotage quali l’acquisto di blocchi di indirizzi email già pronti.
Il web offre sicuramente molte possibilità da questo punto di vista, sia quando l’attività che si intende pubblicizzare è un e-commerce o un semplice blog, sia quando si tratta di un’impresa tradizionale o di un grande brand.
Infatti, qualunque risorsa online, incluso il blog collegato con il sito web aziendale o le sue pagine sui social network, può essere sfruttata per posizionare un modulo di registrazione al servizio newsletter, ovvero un piccolo elemento costituito da una serie di campi da compilare, relativi a indirizzo di posta elettronica, nome, cognome e, eventualmente, età, luogo di residenza, sesso e interessi dell’utente.
Grazie ai moduli di iscrizione online, si offre al proprio pubblico la possibilità di registrarsi in qualsiasi momento alla mailing list, inserendo i propri dati personali e confermando la presa visione dell’informativa relativa alla privacy.
Oggi, creare questi moduli è diventato davvero semplice se conosci gli strumenti giusti. Uno dei migliori sistemi di lead generation, utilizzato dai migliori marketer di tutto il mondo per aumentare gli iscritti alla newsletter, si chiama ConvertPlus. Per un maggior approfondimento, leggi la guida completa.
Email marketing e norme sulla privacy
Le attività promozionali che sfruttano le email come canale di comunicazione devono rispettare le regole contenute nel D. Lgs. 196/03: l’invio di messaggi pubblicitari via posta elettronica può avvenire solo con il consenso dei destinatari e qualsiasi uso non autorizzato di un indirizzo email personale si configura come un illecito.
Creare una lista di contatti sfruttando software che recuperano in automatico indirizzi di posta elettronica dal web oppure acquistare mailing list già pronte senza avere informazioni certe sulle modalità di acquisizione dei dati espone al pericolo di denunce e sanzioni.
In più, una campagna di email marketing impostata in questo modo difficilmente porterà buoni risultati: gli utenti che ricevono messaggi indesiderati tendono a cestinarli oppure ad etichettarli come spam, una situazione che alla lunga non può che danneggiare la reputazione del mittente, non solo sul web.
Quando si propone l’iscrizione al servizio newsletter con un modulo di registrazione online, occorre chiedere in modo esplicito agli utenti il consenso per il trattamento dei loro dati personali per l’invio di messaggi con fini promozionali.
Quando proporre la registrazione online
Il form per la registrazione al servizio newsletter dovrebbe sempre campeggiare nella testata delle pagine del sito web della propria impresa o progetto, a maggior ragione nel caso di e-shop, servizi web based e blog di informazione.
Tuttavia, è opportuno proporre la possibilità di iscriversi alla mailing list anche in altri frangenti: ad esempio, al termine della procedura di acquisto su un portale e-commerce oppure nel corso della fase di creazione di una nuova utenza.
Nel caso di blog o portali di informazione, proporre la registrazione in calce ai post e agli articoli pubblicati può rivelarsi la scelta vincente: gli utenti che leggono la pagina fino in fondo, infatti, sono probabilmente interessati ai contenuti trattati e, di conseguenza, saranno ben felici di continuare a ricevere aggiornamenti tramite newsletter.
Come proporre la registrazione online
La gestione di una campagna di email marketing di medie dimensioni richiede necessariamente l’utilizzo di un servizio di mailing professionale, indispensabile per gestire correttamente le liste, impaginare agevolmente i messaggi e, soprattutto, spedire grandi moli di email senza allertare i filtri antispam dei client dei destinatari.
Opendem, e molti dei servizi online per l’invio di newsletter come GetResponse ( al momento, il migliore software di email marketing professionale in italiano!!) offrono anche funzioni aggiuntive, come la possibilità di scegliere tra una serie di form di registrazione predefiniti e copiarne il codice all’interno del proprio progetto online oppure quella di optare per la realizzazione di un modulo personalizzato, ad esempio con il logo o i colori aziendali, da riproporre anche sulle pagine dei social network.
Un’altra soluzione è quella di ricorrere ai moduli pop-up, ovvero a comparsa. Il form può essere presentato quando l’utente raggiunge la home del sito web oppure quando la abbandona ma, in entrambi i casi, è importante che il modulo non risulti troppo invadente o, peggio, difficile da chiudere. Questo tipo di strategie aggressive producono come unico effetto quello di indispettire gli utenti, con tutte le conseguenze che possono derivarne per l’immagine e la credibilità di un brand.
Per invogliare i visitatori del sito a fornire i propri dati personali e ad accettare di ricevere la newsletter è bene assumere un atteggiamento trasparente e dichiarare sempre:
- il tipo di contenuti che saranno presenti nei messaggi inviati;
- la frequenza di invio delle newsletter (quotidiana, settimanale, mensile, occasionale);
- la gratuità del servizio.
In più, come incentivo, è sempre valida la possibilità di offrire:
- un buono sconto valido sul prossimo acquisto;
- il download di un contenuto di valore (una piccola guida, un ebook o un white paper);
- vantaggi esclusivi (ad esempio, possibilità di accedere ai saldi di fine stagione in anticipo).
I vantaggi dei form di registrazione
Raccogliere online i contatti necessari per dare vita a mailing list di qualità è una strategia sempre vincente, perché da un lato l’investimento di risorse e di tempo necessario risulta essere minimo mentre, dall’altro, si ha la garanzia di intercettare utenti potenzialmente interessati ai prodotti e ai servizi offerti.
In più, un modulo di registrazione progettato opportunamente provvede ad inserire i contatti direttamente all’interno del database del servizio di mailing, agevolando molto il lavoro di chi gestisce campagne di email marketing di grandi dimensioni.
Un database di contatti email costruito in maniera naturale è una risorsa di grande valore: vale dunque la pena impegnarsi sia per rendere agevole il processo di opt-in che per migliorare la visibilità delle risorse online del proprio brand, ricordando che il rispetto degli utenti è un requisito fondamentale per qualunque attività di marketing sul web.
Conservare la qualità delle liste nel tempo
Per far sì che una lista di contatti di buona qualità si mantenga sempre tale occorre adottare alcuni semplici accorgimenti:
- semplificare il processo di disiscrizione;
- rimuovere gli indirizzi email inattivi.
La prima indicazione riguarda in realtà un obbligo che il mittente è sempre tenuto a rispettare: gli utenti devono essere liberi di cancellare il proprio contatto dalla mailing list in qualsiasi momento, semplicemente cliccando su un link presente all’interno della newsletter.
Offrire sempre questa possibilità ai destinatari è fondamentale per lavorare nel rispetto della legge, ma è anche utile per eliminare quei contatti non più interessati ai contenuti dei messaggi e che difficilmente potrebbero portare delle conversioni.
Le piattaforme per l’email marketing professionali offrono strumenti automatici che provvedono alla “pulizia periodica delle liste”, eliminando quei contatti per i quali si verificano hard bounce ripetuti (ovvero, l’impossibilità di consegnare l’email a causa dell’inattività dell’indirizzo destinatario).
Infine, è importante ricordare che spedire le proprie newsletter solo verso liste di buona qualità è fondamentale anche per evitare di generare segnali anomali (come un bounce rate molto elevato e costante), che potrebbero causare l’inserimento dell’IP e del dominio del mittente all’interno delle black list degli spammer, compromettendo l’intera campagna di email marketing. Al riguardo, leggi anche i miei consigli su come evitare di finire in SPAM con la propria Newsletter 🔜
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